… ecco, è arrivata la contaminazione da SENAPE nel grano! … o è COLZA? (mustard or canola?)
2 Ottobre 2021, in Food, Sicurezza AlimentarePer la questione allergeni, oltre alla soia è arriva ora anche la SENAPE nella FARINA!
La Barilla si è già mossa e sul proprio sito internet dichiarando la cross contamination senape sulla pasta (https://www.allergenspasta.com/it)
COLZA e SENAPE fanno parte della famiglia di piante erbacee appartenenti alle Brassicaceae conosciute anche come crocifere, i semi di senape contengono proteine che innescano la reazione allergica.
Potenzialmente la senape può essere presente come contaminazione nei cereali come grano, avena e orzo a causa del modo in cui questi cereali vengono coltivati, raccolti, trasportati e conservati (vedi sotto il dettaglio dell’utilizzo in agricoltura).
L’informazione girava da qualche tempo che, negli sfarinati di grano tenero e duro, sia presente contaminazioni di senape. La contaminazione, che inizia dal campo di coltivazione del grano è ben conosciuta dai molini che si stanno adoperando per analizzare e mitigare tale contaminazione.
Dalle informazioni avute alcuni molini sono già partiti divulgando in modo ufficiale ai propri clienti l’informazione e assistendoli in questa gestione. Varie filiere del grano/farina pare abbiano già dichiarato che non possano escludere tale contaminazione accidentale nel loro prodotto (farina e/o semola).
Ricordiamo che il REG UE 1169/11, non prevede al momento NESSUNA SOGLIA DI TOLLERANZA come allergene; invece LA DOSE DI PROTEINE che scatena reazioni allergeniche nei soggetti sensibili alla senape è stimata da EFSA (2014) in circa 1 MILLIGRAMMO.
I vari utilizzi in agricoltura che possono originare residui negli alimenti sono:
– Fungicida (polvere di semi di senape e acqua): anche in agricoltura biologica, per proteggere le sementi dagli attacchi fungini.
– Sovescio (senape bianca ed orientale): coltivazione ai fini d’interramento nel suolo: conferisce struttura e sostanza organica al suolo, contrasta lo sviluppo di patogeni, nematodi e infestanti.
– Coltivazione in consociazione con altre piante: lotta alle infestazioni da afidi e migliore produzione.
– Fitodepuratore del suolo (senape orientale): potenzialmente valida per rimuovere residui di metalli pesanti, antibiotici e geni di antibiotico.
– Corroborante (olio di senape non raffinato): in agricoltura biologica ed integrata (DM n. 6793/18).
… (rif. GIFT – News 19/09/2021 –: avv. Dario Dongo)
Qualche mio collega mi ha raccomando di verificare bene tale contaminazione prima di lanciare ALLARMI, ricordando che nel 2016 la contaminazione da Senape (Mustard) era già emersa anche in Canada (importante produttore di cereali), ma codificata poi come FALSO POSITIVO DA COLZA (canola).
Pare infatti che il test ELISA (utilizzato nel primo test) non riesca a distinguere tra senape e colza fornendo così dei falsi positivi. Nel 2016 il dipartimento della salute canadese (Health Canada) aveva indicato che dei campioni di cereali testati, secondo ELISA, erano contaminati da piccole quantità di senape. Questa notizia poteva avere gravi conseguenze per le persone con allergia alla senape e le aziende agroalimentari avrebbero anche dovuto individuare la possibile presenza di senape su tutti i prodotti contenenti questi cereali.
Health Canada ha cercato di confermare la presenza di senape con un altro metodo di rilevamento cromatografia liquida-spettrometria di massa che ha messo in evidenza la colza e non la senape. È emerso che il test di immunoassorbimento enzimatico o ELISA, reagisce in modo incrociato con specie vegetali della stessa famiglia della senape, inclusa la colza.
Nel febbraio 2016, Health Canada ha pubblicato un documento che poi è stato aggiornato nel 2019
Update: Information for Canadians with Mustard Allergy – Canada.ca (22 ago 2019)
https://www.canada.ca/en/health-canada/services/food-nutrition/food-safety/food-allergies-intolerances/food-allergies/update-mustard.htmlarticolo della Health Canada sulla contaminazione da SENAPE-COLZA (mustard or canola)
… etichetta quanto ci costi!
Info sull'autore: Tarcisio Brunelli
Tecnologo alimentare, laureato in Agraria – Scienza delle Preparazioni Alimentari nel 1996 all’Università degli Studi di Milano. È iscritto all’Ordine dei Tecnologi Alimentari del Veneto dal 2000 (nr 2 OTAV). Specializzato nelle tematiche alimentari e di gestione HACCP, Assicurazione Qualità, implementazione norme igieniche e standard volontari del settore alimentare, food regolatory. Ha esperienza di sviluppo sul campo degli standard alimentari IFS, GSFS BRC, ISO 22000, ISO22005 (filiera latte e vino), RSPO ecc. in varie realtà industriali (prodotti da forno, dolciario, vitivinicolo, e della ristorazione collettiva) e di sviluppo e verifica conformità dell’etichettatura, sviluppo e gestione nuove ricette e relative schede tecniche.
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